Sono i più piccoli e sono i primi a ripartire. Gruppi stabili, spazi organizzati in modo preciso per evitare promiscuità, ingressi scaglionati, sanificazioni di aule e materiali. Sono soltanto alcune novità che riguardano la ripartenza degli asili nido a Como. Dopo mesi di stop imposti dalla pandemia, le aule delle 9 strutture cittadine riapriranno dal 3 settembre, ma con una serie di indispensabili procedure e protocolli che impongono, in primis, di evitare affollamenti. Le direttive saranno comunicate alle famiglie alla ripartenza, mentre il dirigente e i genitori dovranno sottoscrivere “il patto di corresponsabilità”.
Torneranno subito negli asili – con orario inizialmente ridotto – i 160 bambini che continuano il percorso iniziato lo scorso anno, mentre dal 14 settembre avverrà il graduale inserimento dei 91 nuovi iscritti.
La lista d’attesa si è leggermente accorciata, inizialmente erano oltre 150 i piccoli rimasti in stand by. “Con il ridimensionamento del rapporto educatore-alunni e alcune rinunce spontanee ora siamo a una 90ina secondo gli ultimi dati che mi hanno comunicato gli uffici – spiega l’assessore alle Politiche educative di Palazzo Cernezzi, Alessandra Bonduri – contiamo di ridurla ulteriormente grazie ai tre nuovi educatori per i quali abbiamo bandito il concorso. Con l’inserimento di queste figure credo che entro ottobre avremo i dati aggiornati”. “Ripartiamo con fiducia ma anche con qualche, inevitabile, timore, è una prima volta per tutti”, conclude l’assessore ribadendo che per le rette non sono previsti aumenti.
Intanto, come detto, 160 bambini stanno per iniziare e con loro le famiglie e il personale dei nidi. Quest’ultimo, su base volontaria può sottoporsi al test sierologico previsto dall’attività si screening dell’Ats Insubria, inoltre sarà tenuto a indossare la mascherina, così come l’accompagnatore (uno solo per ogni alunno). Verrà misurata la temperatura.
Nulla cambia per i pasti e la nanna se non lo spazio dedicato e il mantenimento dello stesso gruppo.
Bambini e personale possono accedere alle strutture solo in condizioni di salute pressoché perfette. In caso di situazioni sospette o di casi confermati di contagio scattano le comunicazioni e il momentaneo isolamento, quindi verrà valutato quali azioni intraprendere in merito all’accesso e alla permanenza nella struttura di bambini e adulti. Dopo un’assenza per malattia o allontanamento per sintomi riconducibili al Covid la riammissione è consentita dietro certificato medico.
Tra le altre novità: a Como tutte le strutture chiuderanno alle 16.30.