La Sinigaglia aprirà entro il 10 settembre e Casate funziona a pieno regime. Sul fronte piscine a Como, le notizie positive si fermano qui. La situazione di Muggiò infatti al momento resta complicata e Csu, Como Servizi Urbani, società alla quale il Comune ha chiesto di provare a riaprire, non ha ancora una soluzione.
La questione è ancora ferma al palo, come confermano la stessa Csu e l’assessore allo Sport, Marco Galli. Non sono ancora stati quantificati gli interventi necessari per la riapertura pur parziale riservata agli allenamenti delle società sportive. Il Comune ha sempre sul tavolo il cosiddetto “progetto Majocchi” per un nuovo impianto. Palazzo Cernezzi ha chiesto un supplemento di documentazione all’impresa, che sta provvedendo a rispondere. In questo modo si è però potuto prolungare l’iter rispetto alla scadenza naturale. «Credo sia un’occasione da non perdere», ribadisce l’assessore Galli. «In caso contrario si rischierebbe un Palazzetto di Muggiò 2», conclude l’assessore.
E’ naufragato intanto un altro progetto in project financing, quello presentato dalla Cooperativa Colisseum, attuale gestore, per la riqualificazione delle piscine di via del Doss a Como e la realizzazione di nuove palestre. La Colisseum, in associazione temporanea d’impresa con altre realtà, il 24 aprile 2018 ha fatto la sua prima richiesta per presentare una proposta di finanza di progetto. La proposta avrebbe impegnato il Comune per circa 185mila euro all’anno per i 20 anni di concessione, ovvero 3 milioni e 700mila euro, per garantire l’equilibrio finanziario della struttura. Nella seduta del 16 luglio, la giunta di Mario Landriscina si è espressa all’unanimità respingendo la proposta per rifare il centro sportivo.