Era in auto con la moglie e i tre figli in Valmalenco, in provincia di Sondrio, quando la strada, a poche decine di metri di distanza dalla loro vettura, oltre una curva, è stata inondata da un fiume di sassi, detriti e fango. Una frana che ha ucciso tre persone, tra le quali una bambina di 10 anni.
Davide Rizzi, 49 anni, vigile del fuoco volontario del distaccamento di Erba, residente con la famiglia a Rogeno, non ha esitato un solo istante ed è corso verso quel fiume di fango, iniziando a scavare nella speranza di poter aiutare qualcuno. E’ stato a sua volta investito dai detriti e ora è ricoverato in condizioni serie all’ospedale di Lecco, in chirurgia. Fortunatamente non sarebbe in pericolo di vita, ma ha una profonda ferita all’addome e alcune costole rotte.

Il racconto di quei drammatici minuti arriva dall’ospedale filtrato dal caposquadra dei pompieri di Erba Daniele Colombo, in contatto costante con la famiglia di Davide Rizzi. “Stava trascorrendo le vacanze in Valmalenco e ieri con la famiglia era a Chiareggio – racconta – Ha iniziato a piovere e, come molti altri, si è messo in auto per tornare verso casa. Dopo poco più di un chilometro era fermo in colonna, alcune auto iniziavano a tornare indietro e ha capito che era successo qualcosa. Ha lasciato moglie e figli in auto ed è corso avanti, oltre la curva ha visto la frana e subito ha deciso di andare a vedere cosa potesse fare per dare una mano”.
Il 49enne comasco è stato a sua volta investito dal fango. “E’ stato travolto da una sorta di seconda ondata – racconta Colombo – E’ stato trascinato a valle per parecchi metri. Fortunatamente è riuscito a uscire dal fango ed è risalito a piedi dal prato fino a quando è stato soccorso. E’ stato trasportato in elicottero a Lecco dove è ricoverato”.
Momenti di terrore anche per la moglie e i figli. “Non lo hanno più visto per quasi un’ora e poi lo hanno trovato, coperto di fango e ferito”. “E’ intervenuto senza esitare un attimo – conclude Colombo – Da oltre vent’anni è un vigile del fuoco e per noi è normale. Purtroppo per le tre vittime non c’è stato nulla da fare”.