“Subito un tavolo tecnico urgente, coinvolgendo il ministero dei Trasporti”. Mario Lavatelli, presidente dell’Acus, l’associazione utenti della strada, suggerisce un confronto immediato per trovare soluzioni alternative ai nuovi tempi di chiusura dei passaggi a livello di viale Lecco, comunicati da Ferrovienord al Comune di Como. Da settembre, le sbarre rimarranno abbassate per un tempo più che doppio rispetto a quello attuale, con conseguenze disastrose per la viabilità della Convalle.
“Le misure di sicurezza annunciate da Ferrovienord non hanno una rilevanza oggettiva al 100% e assoluta – dice Lavatelli – Hanno una rilevanza interna per la società, ma è necessaria una verifica in contraddittorio sull’effettiva efficacia e soprattutto sul rapporto tra vantaggi e controindicazioni. Il Comune dovrebbe chiedere con urgenza una conferenza dei servizi, alla presenza anche del ministero dei Trasporti, che ha un organo ispettivo competente per fare tutte le valutazioni del caso”.
Da settembre, con l’entrata in funzione del nuovo sistema di sicurezza Scmt – Sistema di Controllo della Marcia del Treno – i tempi di chiusura delle sbarre passeranno, al passaggio di ogni convoglio, dai 59 secondi attuali di via Bertinelli e piazza Verdi rispettivamente a 2’45’’ e 2’30’’ e da 1’01’’ a 2’15’’ in viale Battisti. Ogni ora transitano fino a sei treni e i passaggi a livello saranno dunque chiusi fino a 17 minuti ogni ora. “Le conseguenze sul traffico e sull’inquinamento saranno gravissime, senza contare il rischio che mezzi di soccorso e delle forze dell’ordine restino bloccati”, ha detto il sindaco di Como Mario Landriscina, che ha aggiunto: “Faremo tutto il possibile per evitare che ciò accada”.
Una strada potrebbe essere il confronto tecnico. “Il Comune ha la possibilità di chiedere la conferenza dei servizi con urgenza – conclude Mario Lavatelli – Oltre al ministero dovrebbero essere coinvolte le Ferrovie dello Stato nel confronto in modo da valutare tutte le possibili soluzioni tecniche”.