L’esecuzione dei tamponi nasofaringei per diagnosticare il Covid-19 è passata, dallo scorso lunedì 3 agosto, in carico agli ospedali provinciali: lo comunica il Dipartimento di Igiene e Prevenzione Sanitaria di Ats Insubria. Dunque, è stata sospesa l’attività delle postazioni con tendoni che Ats aveva utilizzato nelle differenti sedi operative di Como e Varese per i tamponi in modalità “drive through”.
Ogni giorno, l’Ats trasmette ai Cup degli ospedali i nominativi dei pazienti prenotati dai medici e dai pediatri di famiglia da sottoporre a test in quanto casi sospetti.
Gli ospedali provvedono poi a contattare gli utenti telefonicamente. In casi specifici, i medici possono richiedere l’esecuzione del tampone al domicilio del paziente.
Gli ospedali trasmettono infine l’esito dell’esame ai medici richiedenti e al paziente stesso tramite il Fascicolo Sanitario Elettronico.
Stesso percorso è previsto per i pazienti seguiti per verificare la guarigione in caso di positività o per escludere l’infezione nei contatti di un caso certo. Ats si occupa delle indagini e della sorveglianza in caso di focolai allo scopo di intercettare tempestivamente ogni situazione a rischio presente sul territorio e prevenire la diffusione del contagio.