Non ci sta a passare per insensibile all’argomento e chiarisce meglio la sua posizione l’assessore ai servizi demografici del comune di Como, Francesco Pettignano, dopo il caso esploso in consiglio comunale mercoledì sera. Oggetto del contendere una mozione presentata dal consigliere del Pd, Patrizia Lissi, nella quale si chiedeva di installare, anche negli uffici comunale aperti al pubblico, i tabelloni vocali che aiutano i non vedenti a riconoscere la chiamata allo sportello.
“Sono stato frainteso, forse anche a causa di un mio errore di comunicazione – dice l’assessore – probabilmente non ho chiarito bene che in questo momento la questione non era considerata una priorità perché con l’emergenza Covid, all’anagrafe ad esempio, gli stessi tabelloni per le code sono stati spostati all’esterno ed è il personale a gestire eventuali utenti con difficoltà. Per il futuro certo che lavoreremo in questa direzione, ho già chiesto al dirigente di valutare costi e modalità dell’operazione per l’installazione in tutti gli uffici dove c’è l’accesso al pubblico e di interpellare le associazioni per avere consigli su come agire”.
“La sensibilità di Fratelli d’Italia sulle persone diversamente abili e più in generale sulle tematiche sociali – ha scritto in una nota ufficiale il Coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia (partito di Pettignano), Stefano Molinari – non può essere messa in discussione, i fatti lo dimostrano”.
Nella nota, inoltre, il partito non risparmia una stoccata al sindaco sul tema dell’incuria dei cimiteri (competenza sempre dell’assessore Pettignano). “L’efficienza nell’affrontare la questione è direttamente proporzionale alle risorse, sia economiche sia tecniche – si legge – Tali risorse chieste da me, dalla delegazione di giunta e dai nostri rappresentanti in Consiglio non sono mai state messe a disposizione all’assessore competente. Le scelte del sindaco – scrive Molinari – sono andate in altra direzione”.