Asili nido di Como, nei giorni caldi dell’ok al nuovo regolamento (il voto in consiglio comunale) prime prove di ripartenza.
Mancano ancora le linee guida nazionali e regionali, ma riprendono i contatti con le famiglie dei bambini che sono già iscritti in vista della ripresa di settembre.
Restano in stand by i piccoli in lista d’attesa, resta da capire se varierà il rapporto di 1 a 5, cioè 5 bambini per ogni educatore, un rapporto ridotto rispetto al passato a causa del emergenza sanitaria.
“Nessuna data ufficiale – spiega l’assessore Alessandra Bonduri – la cautela è d’obbligo e attendiamo le necessarie comunicazioni, si tratta di prime telefonate informali con i genitori”.
Intanto il nuovo regolamento molto discusso e contestato sia dentro l’aula (da alcuni consiglieri d’opposizione, in primis Bruno Magatti, Civitas) che fuori (con le proteste dei sindacati) porta con sé alcune novità: la morosità, ad esempio, viene ammessa fino a tre mesi e il pagamento poi può essere rateizzato, prevista inoltre una tutela maggiore per le famiglie con difficoltà e vengono considerate le nuove esigenze (come ad esempio quelle dei genitori single).
Tema al centro del dibattito e delle critiche è stato l’introduzione della gestione indiretta: “Non è una privatizzazione di fatto viene introdotta la possibilità della gestione indiretta degli asili, ma sarà comunque sempre il Comune – ha chiarito l’assessore – a dare le linee d’indirizzo, a controllare l’operato e la qualità deve essere la stessa”. “Si tratta comunque di una variante regolamentare ma nulla cambia nell’immediato – conclude Bonduri – il prossimo anno scolastico la gestione delle nove strutture sarà la stessa di sempre e quindi diretta”.