“Condivido l’ambizione a immaginare una visione ampia e futuribile della città m sognare non basta. Servono idee realizzabili e soprattutto risorse”, a parlare è Mario Landriscina, sindaco di Como, che commenta così la lettera aperta degli “undici” sullo stadio sposata anche dal presidente di Confindustria Como, Aram Manoukian, che ha precisato “Giusto pensare al futuro, si deve essere anche suggeritori dell’amministrazione comunale”.
Nella sua riflessione il numero uno degli industriali ha detto “Credo sia positivo che il dibattito si accenda su questi focus, l’associazione è sempre pronta a sostenere iniziative per la città serve collaborazione”.
Come detto nelle scorse ore è intervenuto lo stesso sindaco che, parlando della ben nota lettera, non ha risparmiato qualche stoccata pungente.
“Un documento rispettabile, firmato da autorevoli esponenti del centrosinistra. Siamo in campagna elettorale”, aggiunge il primo cittadino che chiarisce “preferirei una classe politica e dirigente che senza rinunciare a suggestioni di vario genere, si concentrasse di più sulle cose necessarie”, il riferimento è alla ripresa post Covid.
“In questa fase – dice ancora – avrei avuto piacere di leggere contributi anche critici su come far ripartire negozi, industrie, alberghi che rischiano la chiusura. Senza la soluzione di questa partita, qualsiasi sogno di grande portata rimarrà tale”.
Intanto però la zona stadio resta ferma, l’unico cambiamento a breve sarà il nuovo campo in erba sintetica del Sinigaglia e c’è chi accusa la giunta di immobilismo.
“Non voglio eludere l’argomento, ho letto il documento, nessuno può negare l’importanza storica e architettonica del compendio – risponde Landriscina – ma quando si cerca una visione, questa non può essere avulsa dal contesto e dai bisogni delle persone, altrimenti si disconnette dalla realtà. A tutti piacerebbe avere un quartiere dello sport come era stato pensato 100 anni fama di persone che parlano ce ne sono tantissime, di idee siamo ricchissimi ma soldi ne vedo pochi, anzi niente”. Chiude il sindaco rivendicando il lavoro fatto sin qui dalla sua amministrazione.