Alta tensione ieri sera in consiglio comunale a Como, mentre continua il tira e molla sul rimpasto di giunta e neppure ieri sono stati nominati i nuovi assessori che dovrebbero entrare a far parte dell’esecutivo di Mario Landriscina.
Attacchi diretti al primo cittadino dai banchi dell’opposizione, ma anche nella maggioranza il clima resta teso, soprattutto proprio per la situazione degli azzurri e del continuo rinvio del rientro in giunta.
Tra gli interventi più duri quello del capogruppo del Pd Stefano Fanetti. “In quest’ultimo periodo sto rilevando che il sindaco per la maggior parte del tempo non siede nell’aula consiliare – ha attaccato – Scandaloso che il sindaco non partecipi sostanzialmente mai alle discussioni in aula. Un silenzio che diventa tanto più assordante quando in discussione ci sono delibere importanti come quelle sui nidi. Si ha come l’impressione di un sindaco rintanato in un bunker, ormai in totale balia dei diktat delle segreterie di partito. Fa quasi tenerezza, vederlo, sfinito, attendere la fine del mandato. Ecco, se non ce la fa, potrebbe anche chiuderla qui. Non credo che la città la rimpiangerebbe”.