Caos in consiglio comunale a Como ieri sera. Seduta sospesa per la mancanza del numero legale. E la serata era di quelle importanti visto che si parlava della contestata gestione indiretta degli asili nido, peraltro prima dell’inizio dei lavori dell’aula, fuori da Palazzo Cernezzi si è tenuto un sit in di protesta con sindacati e dipendenti che torneranno a manifestare lunedì prossimo.
La seduta è stata sospesa a causa dei consiglieri di Forza Italia, cioè proprio il partito politico che si appresta a rientrare in giunta con due assessori. C’è chi ha interpretato questo fatto come il segnale che, al fotofinish, qualcosa fosse andato storto nel rimpasto.
La cronaca della serata: mentre il sindaco nel suo ufficio stava parlando – sembrerebbe – con i due nuovi assessori, Livia Cioffi e Pierangelo Gervasoni per definire gli ultimi dettagli, a due passi nella sala consiliare il gruppo di Forza Italia – con un’aula già semi vuota – ha lasciato i banchi. Immediata la richiesta da parte delle opposizioni di verificare il numero legale che è risultato non esserci. Sospensione della seduta, attimi di incertezza e attesa prima di effettuare una seconda volta il conteggio. Una situazione diventata ancor più ingarbugliata quando il capogruppo della lista civica “Insieme per Landriscina”, Franco Brenna, visibilmente contrariato per l’accaduto ha deciso di rimanere fuori dall’aula. Dopo una decina di minuti i consiglieri forzisti hanno ripreso i loro posti in sala consiliare ma le minoranze, dopo aver capito quanto stava succedendo, hanno deciso di uscire facendo così venir meno nuovamente il numero legale.
Enrico Cenetiempo capogruppo di Forza Italia, minimizza «solo una semplice incomprensione». Pare che i forzisti fossero andati a salutare i due neo assessori. Ben diverse sono le opinioni degli altri presenti in aula. «Non si è capito il reale motivo di quanto accaduto – dice il capogruppo del Movimento 5 Stelle, Fabio Aleotti – certo è che non hanno fatto una bella figura. Inoltre non si capisce l’assenza dall’aula del sindaco Landriscina. Come inspiegabile anche il suo mancato intervento in apertura per dire due parole sulle dimissioni dell’assessore Gentilini». Gli fa eco, anche se con toni più marcati il consigliere Alessandro Rapinese. «Di solito in questa maggioranza ci si comporta in maniera inopportuna, questa volta si è andati oltre – dice Rapinese – Siamo di fronte a un’incapacità totale». Perplesso anche il capogruppo del Pd Stefano Fanetti. «L’ennesimo spettacolo indecoroso – ha dichiarato Fanetti – Soprattutto se il rimpasto è ormai sicuro non si capisce cosa sia accaduto. Detto questo si è interrotta bruscamente la discussione su un tema molto sentito dalla popolazione visto che interessa dei servizi essenziali».