Si conclude l’attività dell’unità mobile messa a disposizione di Ats Insubria da Avis Milano, per l’esecuzione di test sierologici.
L’intervento di Avis che ha reso disponibile l’autoemoteca presso la sede di via Castelnuovo 1 a Como, si è rivelato risolutivo in un momento di grande difficoltà, determinato dall’emergenza per Covid-19, come pure l’intervento degli operatori della Croce Rossa che hanno supportato a livello organizzativo e logistico gli operatori di Ats Insubria per lo svolgimento dell’attività di testing. Marco Magrini dirigente di Ats Insubria e coordinatore operativo del progetto si dice soddisfatto dell’attività svolta grazie alle sinergie messe in atto ed alla convergenza di intenti, rispetto ad un servizio fondamentale per la collettività in tempo di pandemia. “È stata preziosa e decisiva – dichiara Magrini – la capacità di reazione e di intesa tra i diversi attori di sistema, in particolare il lavoro con i volontari che sono stati veramente importanti per il raggiungimento dell’obiettivo che ci eravamo prefissati e mi riferisco a Croce Rossa Italiana, a Croce Azzurra, a Lario Soccorso e a AVIS.
Non di meno rilevanza è stata la stretta collaborazione che si è creata tra gli operatori di Ats e i Medici di medicina generale che oggi sono e saranno in futuro uno dei punti di riferimento per tutta l’attività di prevenzione e sorveglianza nei nostri territori. La rete che si è riusciti a creare nella gestione del fenomeno “Covid 19” con il mondo del volontariato e del socio-sanitario dovrebbe essere tenuta in considerazione nel caso ce ne fosse ancora purtroppo la necessità”. La direzione di Ats Insubria ringrazia per la disponibilità verso la comunità e per l’attenzione che è stata dimostrata, in particolare ai soggetti più fragili. Sono stati in tutto 1.089 i test eseguiti dal 12 giugno, data dell’attivazione della postazione di Via Castelnuovo. Sono afferite all’Unità Mobile per sottoporsi al test diverse categorie di cittadini: dipendenti comunali e polizia locale (177), carabinieri e operatori di prefettura, procura, tribunale, questura (370), operatori e utenti Unità d’Offerta per disabili (338), farmacisti (32), medici specializzandi (15), crocerossine, utenti screening regionale e dipendenti (150). Soddisfazione per l’attività svolta è stata espressa anche dal direttore generale di Avis Milano, Sergio Casartelli.
“Nel periodo in cui, causa pandemia, le Unità Mobili potevano solo in minima parte supportare l’attività di prelievo di unità di sangue, dovuto alla chiusura delle scuole e delle aziende – spiega – è stato un vero piacere poter collaborare, in altro modo, alla tutela della salute dei cittadini. Prenderci cura, fare prevenzione per i donatori e i cittadini fa parte della nostra storia”.