Un container attrezzato in modalità bungalow, abitato e con allaccio alla rete idrica ed elettrica, situato in Largo 2 Giugno a Cantù, non è passato inosservato ai residenti della zona, che nelle scorse settimane lo hanno segnalato alla polizia locale. I vigili hanno effettuato un blitz, all’alba di ieri, al fianco della polizia giudiziaria e degli uomini dell’unità di tutela del territorio. All’interno del fabbricato ritenuto abusivo, gli agenti hanno trovato i documenti di un cittadino rumeno di 38 anni. Durante il sopralluogo, sul posto si è presentato il proprietario del terreno, un 60enne residente in città, che avrebbe dichiarato di aver prestato gratuitamente il bungalow a un uomo, dipendente di un’azienda canturina. Le pattuglie si sono così dirette verso la ditta, dove hanno trovato chi occupava il fabbricato, un 30enne che esibiva un passaporto ucraino.
Il titolare dell’azienda, risultato poi estraneo ai fatti, ha presentato agli agenti la fotocopia della carta d’identità utilizzata per la registrazione del contratto regolare di assunzione, carta d’identità però rumena. Vista la difformità dei dati, il giovane è stato fermato per verificare la validità di tutti i suoi documenti, risultati falsi. Il 30enne è stato dunque arrestato e sottoposto questa mattina a rito direttissimo. Ha patteggiato 14 mesi di reclusione con pena sospesa per uso e fabbricazione di documento falso e violazione delle norme per il soggiorno sul territorio dello Stato. Il sessantenne canturino proprietario del terreno e del fabbricato, sul quale proseguono le indagini, è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per violazione del testo unico edilizio.