Un esposto depositato in procura a Como a nome della Parrocchia di San Martino a Rebbio. Al centro episodi gravi – che proseguono da anni – che vanno dal furto al danneggiamento, dalle prepotenze alle vessazioni. Il tutto all’interno dell’oratorio di Don Giusto Della Valle, sacerdote simbolo dell’accoglienza.
Azioni compiute da un gruppetto di bulli di quartiere, che sarebbe composto da stranieri residenti nel quartiere, ma anche da italiani. Tre persone almeno, probabilmente di più.
Una situazione che ha da tempo superato il limite e che è confluita – come detto – in un esposto che è stato depositato nelle scorse settimane.
La segnalazione sarebbe stata inoltrata ai carabinieri, che tra l’altro si trovano a pochi passi dalla parrocchia, ma anche al Questore, al Prefetto e al sindaco.
Da quanto è stato possibile ricostruire, la vicenda proseguirebbe da almeno due anni, e si sarebbe ulteriormente aggravata nelle settimane del lockdown, in cui gli spazi dell’oratorio sono rimasti deserti e poi “occupati” da questi bulli. La vita del quartiere ne sarebbe gravemente condizionata. Anche l’assistere alla messa sarebbe diventato difficile.
Non sono mancati furti ai danni della casa parrocchiale e degli stranieri ospitati da don Giusto che sarebbero pure loro vittime di questo gruppetto. Un fatto molto grave era stato segnalato a fine marzo, in piena chiusura per il Covid-19. Il parroco si era trovato di fronte (in piena notte) una persona intenta a rubare nei locali dei migranti accolti. Don Giusto era riuscito ad allontanare il ladro, ma era stato poco dopo avvicinato e minacciato: «Io qua entro e rubo quando voglio», sarebbe stata la replica prima di fuggire.
La banda non avrebbe risparmiato nemmeno il ritrovo parrocchiale e gli spazi interni da dove sarebbero scomparsi computer e altri oggetti utilizzati per i ragazzi che frequentano l’oratorio.