Era arrivato dalla Croazia a Merone con i colleghi per un intervento alla Cementeria Holcim. Questa mattina, mentre lavorava, un operaio di 63 anni è caduto da un’altezza di circa tre metri e purtroppo non ha avuto scampo nonostante il tempestivo intervento dei soccorsi.
Zdravko Ljubas era il dipendente di un’azienda croata incaricata di smontare un mulino nel sito di Merone. Attorno alle 12.30, dalle prime informazioni, l’operaio stava tagliando una trave a circa 3 metri di altezza quando la struttura ha ceduto ed è crollata con l’impalcatura. Il 63enne è caduto nel vuoto ed è rimasto schiacciato dalla trave stessa. Ha riportato ferite e traumi gravissimi. I colleghi e le altre persone presenti alla Cementeria hanno dato subito l’allarme. Sono intervenute l’automedica del 118 e l’ambulanza del Lariosoccorso di Erba. Per l’operaio però purtroppo non c’è stato nulla da fare.
A Merone sono intervenuti anche i vigili del fuoco e i carabinieri della compagnia di Cantù, al lavoro per chiarire la dinamica della tragedia anche con i tecnici dell’Ats Insubria.
“L’intero team di Holcim si stringe attorno alla famiglia dell’operaio vittima di questo tragico incidente sul lavoro – si legge in una nota della Cementeria – L’area nella quale è avvenuto l’incidente è stata ceduta già mesi fa a una società esterna per consentire l’esecuzione delle attività di smontaggio. E’ quindi escluso qualsiasi coinvolgimento di Holcim nell’accaduto. L’azienda resta comunque a disposizione delle autorità per qualunque incombenza relativa all’approfondimento di quanto accaduto”.
I rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl e Uil e delle rsu dell’azienda esprimono il cordoglio alla famiglia dell’operaio. “La ripartenza delle attività produttive ripropone drammaticamente all’attenzione il tema della sicurezza nei luoghi di lavoro – dicono – Non esistono fatalità quando avvengono morti sul lavoro, è fondamentale un impegno concreto da parte di tutti affinché la sicurezza sul lavoro continui a essere una priorità”.