Franco Baresi e Filippo Galli, pilastri del “vecchio Milan”, erano stamattina tra le numerose persone arrivate a Fabbrica Durini per l’ultimo saluto a Pierino Prati, ex centravanti rossonero scomparso all’età di 73 anni.
Prati abitava da tempo nella Brianza comasca, tra Arosio, Inverigo e, ultimamente, Alzate Brianza.
LA CARRIERA
Nato a Cinisello Balsamo nel 1946, cresce tra le giovanili del Milan. Un prestito a Salernitana e Savona, poi di nuovo in rossonero, dove si afferma nella stagione 67-68. Conduce il Milan allo scudetto con 22 gol in 38 partite.
Con la maglia della Nazionale vince gli Europei del 1968 e la stagione successiva (sempre in rossonero) è la migliore: sei gol in sette partite di Coppa Campioni, tre reti all’Ajax in finale. Veste la divisa azzurra anche a Messico 70. Negli anni, Prati aggiunge in bacheca una Coppa Intercontinentale, una Coppa delle Coppe e due Coppe Italia. Resta al Milan fino alla stagione 72-73: con la maglia rossonera realizza 102 gol in 209 partite. Poi passa alla Roma, dove gioca quattro stagioni, quindi alla Fiorentina e al Savona, dove chiude la carriera prima di una parentesi nel campionato americano.
IL RICORDO DI BARESI
Prati è sempre stato molto legato al Milan. “Era una persona perbene e un grande campione, un goleador raro che rimarrà nella storia anche per la splendida finale di coppa dei campioni del ’69“, ha ricordato Franco Baresi. Con lui, alla cerimonia, anche Filippo Galli e Walter de Vecchi.
Sul feretro del campione, la maglia rossonera numero undici, una felpa della Nazionale, una sciarpa giallorossa e una della Salernitana. Alla fine della cerimonia a Pierino Prati è stato tributato un lungo applauso.
Nella foto, in basso: Pierino Prati (a destra) con Gianni Rivera