Primi patteggiamenti un mese dopo la nuova operazione della procura di Como per un presunto giro di tangenti ad alcuni dirigenti dell’Agenzia delle Entrate di Como in cambio di favori e agevolazioni sulle pratiche fiscali.
Il 19 maggio scorso è stata eseguita un’ordinanza di custodia cautelare per 14 persone, due in carcere e 12 ai domiciliari e in queste ore sul tavolo del pubblico ministero che coordina l’inchiesta, Pasquale Addesso, ci sono le prime istanze delle difese per definire un patteggiamento. Lo stesso magistrato intanto oggi ha interrogato l’ex funzionario dell’Agenzia delle Entrate Roberto Santaniello, tra gli indagati ai domiciliari, che aveva chiesto di poter parlare con il pm.
Le proposte di patteggiamento al momento prevedono tutte anche un accordo per un risarcimento del danno. Tra i primi a definire la pena Alessandro Colombo, che potrebbe chiudere la vicenda giudiziaria con un anno e 8 mesi e il versamento di 10mila euro. Già sul tavolo della procura anche le istanze della commercialista Gabriella Terenghi, un anno e 6 mesi e 8mila euro e di Raffaele La Gamba, stessa pena e 6mila euro.
L’inchiesta della guardia di finanza, con gli arresti di un mese fa, è la prosecuzione di quella che, lo scorso anno, aveva fatto emergere il cosiddetto “sistema Pennestri”. I 14 destinatari della nuova ordinanza devono rispondere a vario titolo di corruzione, emissione di fatture per operazioni inesistenti per oltre 280mila euro, abuso d’ufficio e rivelazione di segreti d’ufficio, favoreggiamento. Complessivamente, il risparmio erariale ottenuto tramite le tangenti sarebbe di oltre 2 milioni di euro.