Il nuovo tentativo di riaprire la piscina di Muggiò, almeno per le società sportive, passa da un’ipotesi di accordo con Csu, Como Servizi Urbani. Lo stesso assessore allo Sport Marco Galli ha parlato apertamente di “un lumicino di speranza, nulla più”, ma al momento non si intravedono alternative percorribili e questa sarà dunque la soluzione al vaglio nei prossimi giorni.
“Su suggerimento del sindaco ho avviato un confronto con Csu per valutare con loro la possibilità di una riapertura temporanea, in fase emergenziale e momentanea – ha detto Galli – per permettere almeno alle società sportive di tornare ad utilizzare l’impianto. Nelle prossime ore ci sarà un sopralluogo in modo che la società possa prendere visione della situazione”.
Un annuncio arrivato al termine di un lungo intervento di Galli ieri sera nell’aula del consiglio comunale. Una risposta alle tante richieste di chiarimenti sullo scandalo della piscina di Muggiò nella quale l’assessore allo Sport ha apertamente rimpallato gran parte della responsabilità al settore Lavori pubblici di Vincenzo Bella. “Il mio ruolo è di raccordo con le società sportive, non ho la facoltà di decidere di mettere neppure un chiodo – ha detto Galli – Personalmente, dal 22 ottobre dello scorso anno ho proposto un’ipotesi per la riapertura parziale almeno agli atleti, ma mi è stato detto che non era percorribile e mi sono attenuto al parere dei tecnici. Ora spero che da questa nuova ipotesi possa arrivare una soluzione”.
Una conferma arriva anche da Csu e dal direttore Marco Benzoni. “Ci siamo già visti alcune volte proprio per capire come poter agire – spiega il direttore – A breve effettueremo un sopralluogo per vedere nel dettaglio la fattibilità dell’operazione. In ogni caso ci vorrà del tempo e non sarà, laddove fattibile, un intervento breve”.