Confermato l’obbligo di indossare la mascherina ogni volta che si esce di casa e la misurazione della febbre prima dell’accesso al luogo di lavoro (a cura o sotto la supervisione del datore o di un suo delegato), consentita la ripresa delle esperienze formative attraverso il tirocinio, anche in presenza, negli ambiti di lavoro dove non sussistono restrizioni.
Sono alcuni dei passaggi contenuti nell’ultima ordinanza firmata nelle scorse ore dal presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, il documento integra le misure approvate dal decreto dell’11 giugno scorso. Le disposizioni sono valide da lunedì 15 giugno e fino al prossimo martedì 30 giugno.
Come detto resta in Lombardia l’obbligo di utilizzo della mascherina all’esterno per contenere i contagi. In assenza si può usare qualunque altro indumento a copertura di naso e bocca. Ad eccezione di chi pratica intensa attività sportiva e dei bambini al di sotto dei sei anni. Bisogna, inoltre, procedere con una puntuale igienizzazione delle mani. In ogni attività sociale all’esterno deve comunque essere mantenuta la distanza di almeno un metro.
Tutte le attività economiche, produttive e ricreative che hanno riaperto devono osservare le misure previste.
I datori di lavoro dovranno ancora misurare la febbre ai dipendenti e se questa risulterà superiore a 37.5 non sarà consentito l’accesso.
Da lunedì, infine, ultima tranche di riaperture. Ripartono le attività di cinema, teatro, spettacolo, sia al chiuso che all’aperto e poi ancora i servizi per l’infanzia e l’adolescenza (centri estivi). Tornano le sagre locali e ricominciano anche sale slot, sale giochi, sale bingo e sale scommesse.
In base a quanto disposto dal decreto dell’11 giugno sono consentite le competizioni sportive senza pubblico, ad eccezione delle discipline ‘di contatto’ . Restano, invece, sospese fino al 14 luglio le attività che abbiano luogo in sale da ballo e discoteche e locali simili, all’aperto o al chiuso, le fiere e i congressi.