Cooperative, fallimenti e bandi sui lidi, venti degli indagati hanno patteggiato questa mattina davanti al giudice Laura De Gregorio, mentre per altri quattro è stato fissato il procedimento con il rito Abbreviato per il prossimo 7 ottobre. L’indagine della procura di Como, pubblico ministero Pasquale Addesso, è quella relativa a un giro di presunte false cooperative, ma anche ad alcuni bandi per la gestione dei lidi cittadini e ad alcuni fallimenti di attività del centro storico, tra cui il ristorante “Pane e Tulipani”.
Il caso era emerso l’8 ottobre dello scorso anno, con un’ordinanza di custodia cautelare per 34 persone tra carcere e domiciliari, accusate a vario titolo di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte, occultamento e distruzione di documenti contabili, bancarotta per distrazione, falso in bilancio, fatture per operazioni inesistenti, indebito utilizzo di carte di credito e pure turbativa di gare pubbliche.
La gran parte degli indagati ha scelto di patteggiare, con pene da un minimo di un anno e dieci mesi a un massimo di 4 anni e due mesi. Il giudice ha fissato anche risarcimenti e confische di beni, in particolare immobili e conti correnti. Dopo l’udienza di oggi, i legali difensori delle persone ancora in carcere o ai domiciliari procederanno con la presentazione di istanze di scarcerazione o alleggerimento della misura cautelare.
Comparirà in tribunale a ottobre invece la presunta mente del sistema di false cooperative, il commercialista Massimiliano Ficarra, così come il suo presunto braccio destro, l’ex funzionario di banca Cesare Pravisano. In aula anche Davide Antonio Ficarra e Alessandro Tagliente.
Altri dieci persone iscritte sul registro delle notizie di reato avevano già optato per il patteggiamento.