Como ancora senza piscine in attesa della riunione della giunta del Comune di Como fissata per domani. Tra i temi all’ordine del giorno anche la richiesta dei gestori del Lido di Villa Olmo di una riduzione del canone di concessione. “Con la capienza ridotta non possiamo pagare la somma intera, senza sconti non apriamo”, dichiara Giorgio Porta, uno dei gestori del lido.
In Lombardia, dal primo giugno scorso anche palestre e piscine hanno avuto la possibilità di riaprire. Le vasche del capoluogo però sono ancora tutte chiuse. I gestori del Lido di Villa Olmo sarebbero pronti a ripartire con l’attività, ma solo con la certezza di una riduzione dei costi fissi. “Con le normative dettate dalla situazione sanitaria la capienza si ridurrà dai circa 850 posti ordinari a 280 – sottolinea Porta – In questa situazione, come abbiamo ben spiegato in una lettera inviata al Comune, non possiamo sostenere il canone pieno, 82mila euro l’anno. Abbiamo chiesto una riduzione a un terzo della somma. Dal punto di vista del personale i costi sono immutati o meglio aumentati, visto che abbiamo assunto un operatore in più per garantire la vigilanza e il rispetto di tutte le regole”.
Il Lido potrebbe riaprire sabato 13. “Se avremo una risposta positiva dall’amministrazione siamo pronti a ripartire nel fine settimana – conclude Porta – Diversamente rimarremo chiusi per l’intera stagione. Auspico un parere favorevole della giunta, anche per il fatto che abbiamo sempre fatto il possibile per garantire un servizio alla città”.
“La sensibilità e attenzione dell’amministrazione c’è, per i gestori del Lido come di altre strutture e centri che stanno affrontando le stesse difficoltà – assicura Francesco Pettignano, assessore al Patrimonio del Comune di Como – Abbiamo già deciso la sospensione totale del canone per i mesi di giugno e luglio. Domani proporrò alla giunta di prolungare l’azzeramento del canone o comunque di valutare una riduzione”.