Centri estivi, cinema, teatri e, notizia delle ultime ore, anche le discoteche all’aperto potranno riaprire il prossimo 15 giugno, il giorno in cui anche la Svizzera riaprirà le frontiere permettendo ai lombardi e ai comaschi di oltrepassare il confine.
Come detto, si potrà tornare a ballare, ma soltanto all’aperto. Si dovrà mantenere la distanza di un metro, che diventeranno due sulla pista. Ogni locale dovrà rimodulare la capienza massima utilizzando anche dei contapersone e sarà vietata la consumazione di bevande al banco. «Disposizioni assurde – commenta il dj comasco Tote – Non è possibile neanche immaginare di mantenere questo distanziamento in discoteca. I locali dovrebbero avere a disposizione dei campi da calcio. Non ci si può divertire così. E non si può neanche prendere un cocktail al banco del bar, solo consumazioni al tavolo. Siamo al paradosso – prosegue dj Tote – C’è poi il problema dei mancati guadagni. Se un locale che può ospitare 700 persone ne potrà far entrare solo 200, avrà dei mancati introiti. Sicuramente queste disposizioni verranno rimodulate entro qualche settimana».
Dal 15 giugno potranno essere organizzati anche i centri estivi in scuole e oratori. Le linee guida regionali prevedono disposizioni precise da rispettare per attivare i servizi per l’infanzia e l’adolescenza. L’accesso alle strutture dovrà prevedere un’organizzazione, anche su turni, che eviti assembramenti. La mascherina dovrà essere utilizzata da tutto il personale e dai bambini sopra i sei anni.
Per quanto riguarda cinema e teatri, i posti a sedere dovranno prevedere un distanziamento minimo, frontalmente e lateralmente, di un metro. Tra artisti e pubblico dovrà esserci un distanziamento di due metri. Per gli spettacoli al chiuso il numero massimo di persone è 200, per quelli all’aperto mille. Dal 15 giugno potranno riprendere anche convegni, congressi e fiere, dove dovrà essere garantita la distanza di un metro tra i partecipanti, che potrà essere ridotta in presenza di barriere di protezione. Gli organizzatori dovranno decidere il numero massimo di partecipanti in base alla capienza delle sale.