Aggressione nel carcere Bassone di Como: l’episodio, che risale a ieri, è stato denunciato dal sindacato autonomo di polizia penitenziaria Sappe.
In base a quanto riferito, un detenuto di origini africane di 35 anni, in carcere per droga e resistenza a pubblico ufficiale, mentre veniva accompagnato in infermeria si è scagliato improvvisamente contro un assistente capo di polizia penitenziaria.
Il detenuto ha assestato al poliziotto un forte morso, procurandogli ferite profonde sulle dita della mano sinistra, giudicate guaribili in dieci giorni dai medici del pronto soccorso. “Quel che è accaduto, di una violenza inaccettabile, ci ricorda quanto sia pericoloso lavorare in un penitenziario – commenta Donato Capece, segretario generale del Sappe – Ogni giorno giungono notizie di aggressioni a donne e uomini in servizio negli istituti penitenziari del paese. È mai possibile che nessuno, al Ministero della Giustizia e al Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, abbia pensato di introdurre anche per la Polizia Penitenziaria strumenti come quelli in uso a Polizia di Stato e Carabinieri, ossia pistola “taser” e spray al peperoncino? Rinnoviamo, alla luce del grave fatto accaduto a Como, la richiesta di un incontro con i vertici del Ministero della Giustizia e dell’Amministrazione Penitenziaria”.