Soldi per riavere l’auto rimossa: titolare di una ditta di rimozioni indagato per estorsione.
L’operazione è della Polizia Locale di Como, avviata dall’Unità Operativa Sicurezza Urbana guidata dal commissario Aurelio Giannini, ed è stata coordinata dal pm Pasquale Addesso.
In piazza Santa Teresa, nel tratto di strada che costeggia la ferrovia, oltre un cancello e una catena, gli agenti hanno contato trentacinque posti illecitamente dati in affitto a commercianti e residenti della zona a una cifra variabile da 60 a 85 euro al mese, per un giro d’affari – dal 2013 – di circa 180mila euro. Agli affittuari dei posti veniva spiegato che, in caso di occupazione del parcheggio, potevano chiamare una ditta di rimozione a titolo gratuito.
E qui inizia il secondo filone. Le indagini hanno permesso di scoprire altre rimozioni in diverse aree della città. Operazioni che in teoria devono essere pagate solo dal titolare dell’area privata oggetto dell’operazione, il quale eventualmente può rivalersi sull’automobilista. Invece, la ditta di rimozioni secondo le accuse tratteneva l’auto e il titolare, per riaverla, doveva spesso pagare una cifra impegnativa, variabile a seconda della durata della custodia.
Il titolare della ditta di rimozione è indagato per estorsione e per usurpazione di funzione pubblica: in alcuni casi le automobili venivano rimosse perché ostruivano un passo carraio, ma la violazione del Codice della Strada e la conseguente decisione di rimuovere l’auto spettava alla polizia, non certo a un privato.