Dal 15 giugno la Svizzera aprirà le frontiere a tutti i paesi dell’Unione Europea, dell’Associazione europea di libero scambio, al Regno Unito e anche all’Italia.
La decisione, è stata comunicata nella seduta odierna dalla consigliera federale Karin Keller-Sutter che ha informato il Consiglio federale che il Dipartimento federale di giustizia e polizia, tra 10 giorni, intende revocare le vigenti restrizioni d’entrata nei confronti di questi stati.
Berna, che già a metà maggio aveva annunciato di riaprire ai paesi dell’area Schengen ed in particolare con le confinanti Austria, Germania e Francia, ha inaspettatamente incluso l’Italia, che sembrava destinata ad aspettare fino a luglio per poter tornare in Confederazione.
L’apertura unilaterale della frontiera con l’Italia terminerà dunque insieme a quella degli altri stati membri dell’Unione, permettendo ai cittadini italiani e comaschi di varcare il confine elvetico, e ricongiungersi così con i propri cari: amici e parenti, che non vedevano da mesi.
In provincia di Como, la decisione presa dal governo centrale della Svizzera, darà una boccata d’ossigeno all’economia del territorio –almeno questo è l’augurio di commercianti ed esercenti duramente colpiti dalle restrizioni imposte dall’emergenza sanitaria, che ora vedono cancellati i timori di un’estate senza ticinesi.
Va ricordato, comunque, che fino al 15 giugno l’ingresso in Svizzera è permesso soltanto in casi eccezionali.