Fumata nera sullo statuto della Camera di Commercio. Confindustria Como non si allinea alle scelte della maggioranza e in via Parini salta l’approvazione del documento atteso ormai da oltre un anno. Al centro della contesa, il destino delle commissioni di lavoro. “In consiglio – spiega Salvatore Monteduro, segretario generale della Uil del Lario e rappresentante della componente sindacale in Camera di Commercio – c’è stato un confronto netto tra chi avrebbe voluto approvare un richiamo generico alla possibilità di istituire commissioni di lavoro e chi invece, avrebbe voluto istituzionalizzarle all’interno dello statuto”. La prima opzione è stata promossa dalla giunta, la seconda dai rappresentanti della cosiddetta “minoranza”, ai quali si sono aggiunti gli esponenti di Confindustria Como. Al momento del voto, la proposta appoggiata dall’esecutivo ha raccolto 17 voti su 31 presenti, mentre affinché l’articolo 16 potesse essere approvato servivano 22 voti, la maggioranza qualificata dei due terzi dell’intera assemblea. Monteduro, assieme ad altri, ha chiesto che sia portata al più presto all’attenzione del consiglio una proposta di mediazione. Nel frattempo, la Camera di Commercio di Como e Lecco rimane senza statuto.