L’Ats Insubria è troppo grande: Como abbia la sua agenzia di tutela della salute.
Il centrodestra comasco vuole “smontare” la divisione territoriale della sanità, parte della riforma varata dall’ex governatore leghista Roberto Maroni.
Prima Fabrizio Turba, sottosegretario regionale, che pochi giorni fa sosteneva la necessità di separare le Ats (ossia le ex Asl) di Como e Varese, oggi riunite nell’unica agenzia Insubria.
Ora anche il presidente del Consiglio regionale Alessandro Fermi (Forza Italia) si sbilancia sul tema, partendo da ciò che può aver insegnato e mostrato l’emergenza sanitaria del Covid-19.
“Sicuramente va ripensato l’azzonamento territoriale delle ATS – dice Fermi – l’ATS dell’Insubria per la sua eccessiva estensione territoriale e per il numero di cittadini ricompresi ha constatato l’impossibilità di poter governare in modo adeguato un ruolo di coordinamento efficace e puntuale. È utile quindi riflettere su un ritorno a una ATS Lariana che abbia Como e la sua provincia come unico ambito di competenza”.
Non solo: “La crisi epidemiologica –continua Fermi- ha evidenziato anche la necessità di ricomporre la filiera di erogazione delle prestazioni sanitarie. Credo opportuno che le strutture del “Dipartimento di Igiene e Prevenzione Sanitaria” passino alle ASST, peraltro, già attivate su questo versante come dimostrano le attività vaccinali e di medicina legale.”
Sul fronte dei medici di medicina generale, Fermi promuove le cooperative: “Questa singolare modalità associativa potrebbe presentarsi come una vera e propria unità d’offerta nello scenario delle cure primarie”, conclude il presidente del consiglio regionale.
LA REPLICA DI PD E MOVIMENTO 5 STELLE
Sulla necessità di dividere le Ats di Como e Varese intervengono anche Pd e Movimento 5 Stelle. “Dopo la rivoluzione della riforma della sanità del 2015, voluta fermamente proprio da Regione Lombardia, finalmente c’è chi si rende conto del danno perpetrato sulle spalle dei cittadini. – attacca Angelo Orsenigo, consigliere dem- All’improvviso ci si rende conto di quello che da sempre il Partito Democratico sostiene e che io personalmente ho fatto presente a gran voce in tutte le sedi, senza ricevere nessuna attenzione da parte della giunta”
“Ben venga la separazione delle ATS di Como e Varese ma questo è soltanto un piccolo tassello di un mosaico che va profondamente riformato”, aggiunge Raffale Erba, premette il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle. “Serve una visione più profonda che, oltre all’ambito territoriale, metta in discussione il ruolo del pubblico rispetto al privato. Negli ultimi anni fino ad arrivare ai giorni dell’emergenza COVID-19, è emersa sempre di più la necessità di tornare a potenziare la sanità pubblica”.