Riaprono le piscine in Lombardia, ma Como dovrà attendere. Come stabilito dall’ordinanza regionale, da oggi è possibile la riapertura degli impianti, ma le vasche comasche rimarranno chiuse. Comune e Csu stanno lavorano per riattivare la struttura di Casate, sia interna che esterna, ma non prima della prossima settimana o più probabilmente attorno alla metà del mese di giugno. Rimarrà chiusa invece la Sinigaglia, così come la piscina di Muggiò, il cui futuro resta più che mai incerto.
“Stiamo lavorando per la riapertura ma non siamo ancora pronti – conferma Marco Benzoni, direttore di Como Servizi Urbani – Abbiamo deciso di puntare su Casate e di attivare tutte le vasche, interne ed esterne. Stiamo predisponendo tutto quello che è necessario per rispettare le misure di sicurezza e anche una app per le prenotazioni, che saranno altamente consigliate. La piscina Sinigaglia abitualmente in estate ha meno accessi quindi rimarrà chiusa”.
Capitolo a parte quello di Muggiò. “I lavori di sistemazione della perdita sono conclusi – dice l’assessore allo Sport del Comune di Como – ma ora si tratta di chiarire i rapporti con la Fin, la Federazione Nuoto, con la quale come è noto stavamo lavorando al rinnovo della convenzione. Cercheremo di capire se questo sia possibile oppure valuteremo altre soluzioni per riaprire a settembre”. “Entro luglio dobbiamo dare una risposta al progetto di rifacimento dei privati della Nessi&Majocchi – aggiunge Galli – Mi auguro che questa ipotesi di lavoro possa andare avanti perché si metta mano una volta per tutte all’impianto. Nel frattempo ovviamente serve una soluzione ponte per riaprire”.
Dure critiche sull’odissea di Muggiò dal Pd. “Le piscine lombarde riaprono ma l’impianto di Muggiò rimane chiuso – dice Angelo Orsenigo, consigliere regionale del Pd – Così si abbandonano famiglie, ragazzi e società sportive al termine di un lockdown che avrebbe permesso i lavori necessari per riavviare l’impianto. Invece, lo scandalo che dura da quasi un anno continua”.
“Mentre tutti aprono, noi rimaniamo chiusi – aggiunge il consigliere comunale del Pd Gabriele Guarisco – Ancora una volta vediamo una scadenza mancata dall’amministrazione. Oggi chi vorrà allenarsi dovrà farlo spostandosi in lungo e in largo con non pochi disagi”.
Per la riapertura dell’impianto è stata aperta anche una petizione su Change.org con oltre 800 adesioni.