Lungolago, piazza Cavour, giardini a lago. I lombardi – che già apprezzano Como in tempi normali – costretti nei confini regionali nel corso del ponte del 2 giugno, hanno affollato le zone più turistiche della città.
Un assedio comunque ordinato e quasi mai problematico, anche grazie a un imponente schieramento di forze dell’ordine a garanzia del rispetto delle regole anti contagio.
Che la città fosse piena lo si vede, purtroppo, anche dal numero di incidenti sulle strade: anche piccoli sinistri, pur poco gravi ma frequenti, che danno misura di quanto Como sia affollata in questi giorni.
“Ho parlato con gli ufficiali della polizia locale – spiegava nel pomeriggio l’assessore alla Sicurezza del Comune di Como, Elena Negretti – e mi hanno confermato che, fino ad ora, il flusso di persone in città è piuttosto ordinato e rispettoso delle disposizioni anti contagio. Praticamente tutti hanno la mascherina e la indossano quando devono, e rispettano le distanze interpersonali. Anche il weekend non ha segnato particolari problemi. Gli agenti di polizia locale hanno staccato due multe, ma solamente in casi di persone che non intendevano mettere la mascherina e nemmeno l’avevano. Chi invece la portava abbassata, è stato invitato a indossarla correttamente”.
Nel fine settimana in città l’assessore Negretti ha riscontrato un altro tipo di problema: l’inciviltà di alcuni avventori. “Alle prime ore del mattino gli addetti alla raccolta dei rifiuti hanno trovato in alcuni casi situazioni indecorose. Bicchieri di vetro e plastica, bottiglie abbandonate. Qui si tratta di educazione, rispetto e buonsenso, qualità che purtroppo in qualche cittadino mancano”.