Il lungo fine settimana a cavallo con la festa della Repubblica è iniziato e ha portato in città e nelle località del lago molte persone. Non ai livelli dello stesso periodo dello scorso anno ma a Como sin da questa mattina si è rivista – dopo tanto tempo – la coda davanti all’ingresso della funicolare che porta a Brunate e in tanti hanno optato per una gita sul lago o per un giro tra le bancarelle del mercato. La maggior parte dei comaschi e dei turisti in visita è attenta a rispettare le regole, anche se non manca chi – ad esempio – non indossa la mascherina correttamente o addirittura la tiene abbassata sul collo. In città murata bar, ristoranti e negozi stanno progressivamente tornando a lavorare anche se si fa sentire la mancanza degli svizzeri. A tracciare un bilancio sullo shopping è Marco Cassina, Federmoda Italia di Confcommercio «Chi entra – dice – lo fa per acquistare, arriva quindi con le idee già chiare. Se da un lato questo comportamento può essere positivo, perchè riduce la permanenza nel negozio delle persone e quindi il rischio sanitario, dall’altro annulla quel classico atteggiamento di quanti entravano anche solo per guardarsi intorno e poi magari comprare qualcosa» aggiunge Cassina. Ovviamente il paesaggio urbano di questo mese di maggio è «diverso dall’anno scorso. Ma stiamo notando un graduale ritorno alla normalità che per noi commercianti passerà anche dalla possibilità per gli svizzeri di ritornare a fare acquisti in città. Ho personalmente già ricevuto parecchie chiamate di clienti dal Ticino che volevano sapere quando potranno venire da noi», dice ancora Cassina che conclude con ottimismo «perchè anche dopo essermi confrontato con altri colleghi possiamo dire che seppur lentamente si inizia a intravvedere un miglioramento». Movimento – come detto – anche al mercato. «Sono stato tra le bancarelle fin dalle prime ore del mattino e ho notato molte persone intente a fare acquisti – interviene il presidente di Confesercenti Como, Claudio Casartelli – Le operazioni si sono svolte con regolarità e le misure di sicurezza erano rispettate». Anche tra gli operatori del mercato si sente la mancanza dei turisti e dei clienti svizzeri.