Campione d’Italia: diciotto indagati, più la società Casinò di Campione Spa.
La procura di Como, tramite la Guardia di Finanza, ha notificato nelle scorse ore l’avviso di chiusura indagini ad amministratori, ex amministratori, funzionari e professionisti coinvolti a vario titolo nelle vicende campionesi.
“I reati contestati – spiega il procuratore capo di Como Nicola Piacente, in un comunicato – coprono un arco temporale dal 2013 al 2018 e riguardano la gestione del Comune di Campione d’Italia (per il quale è stato dichiarato il dissesto il 07/06/2018) e la gestione della società Casinò di Campione Spa (dichiarata fallita, successivamente alla dichiarazione di dissesto del Comune-unico azionista della Spa, nel luglio 2018 con sentenza del Tribunale di Como, successivamente annullata dalla Corte di Appello di Milano)”.
Le accuse, a vario titolo, sono di abuso in atti d’ufficio, falso ideologico in atto pubblico e falso in bilancio.
Spiega ancora il procuratore: “Quanto alla gestione del Comune di Campione d’Italia, con riferimento a due distinte amministrazioni comunali si contestano la rinuncia a crediti liquidi, certi ed esigibili vantati dal Comune di Campione d’Italia nei confronti della casa da gioco; la modifica, svantaggiosa per il Comune di Campione d’Italia, della convenzione tra il Comune di Campione d’Italia e la società di gestione del Casinò e l’ulteriore aggravamento del dissesto del Comune facendo ricorso ad anticipi di tesoreria”.