Primi interrogatori questa mattina dopo i quattordici arresti di martedì scorso per le presunte tangenti ai funzionari dell’Agenzia delle Entrate. Il giudice Maria Luisa Lo Gatto ha sentito in videoconferenza i due indagati che sono in carcere al Bassone, Roberto Colombo, 61 anni, residente a Casnate con Bernate, funzionario dell’Agenzia delle Entrate di Como e Simona Secchi, commercialista di 50 anni che risulta residente in Svizzera, a Bissone. Entrambi hanno risposto alle domande.
Colombo, assistito dal legale Davide Giudici avrebbe ammesso le sue responsabilità. Il legale, al termine, ha chiesto i domiciliari e anche di poter parlare con il pubblico ministero titolare dell’inchiesta, Pasquale Addesso. Secondo la tesi accusatoria, dopo gli arresti un anno fa dell’ex direttore dell’Agenzia Roberto Leoni e del collega Stefano La Verde, Colombo avrebbe mantenuto il ruolo di «referente stabile» per i commercialisti che offrivano tangenti per risolvere le pratiche dei propri clienti.
Ha risposto alle domande anche Simona Secchi, assistita dai legali Marco Franzini e Andrea Marcinkiewicz, che al termine dell’interrogatorio hanno a loro volta chiesto un’attenuazione della misura restrittiva. La commercialista avrebbe cercato di chiarire gli episodi che le vengono contestati, tutti legati alla sua attività nello studio di Antonio e Stefano Pennestrì.
Domani gli interrogatori proseguono con gli indagati che hanno ottenuto i domiciliari. Si parte dall’ex funzionario dell’Agenzia delle Entrate di Como, Roberto Santaniello, dal commercialista Dino Leoni e dall’avvocato Niva Matteri.