La richiesta d’attenzione delle scuole paritarie, condivisa anche dagli istituti di Como, non è rimasta inascoltata. Il Governo si è impegnato a garantire agli istituti non statali, in difficoltà per le conseguenze dell’emergenza epidemiologica, risorse che nella versione definitiva del Decreto Rilancio, passano da 80 a 150 milioni di euro. Di questi 65 milioni saranno destinati alla copertura delle mancate rette per chi fa servizi da 0 a 6 anni e 70 milioni per le primarie e le secondarie, per le mancate rette di studenti fino ai 16 anni. “Un primo rilevante risultato che va incontro alle richieste di sostegno delle scuole paritarie e delle rispettive associazioni, -commenta la deputata del Partito Democratico Chiara Braga- penso ad esempio a livello locale alla Federazione Italiana delle Scuole Materne di Como che associa 122 istituti per l’infanzia con più di 8 mila bambini iscritti, che ha sollecitato un aiuto diretto da parte di tutti i rappresentanti istituzionali del territorio. Un incremento di risorse, sul quale – anticipa la deputata – ci potranno essere ulteriori margini d’azione in sede di discussione del provvedimento in Parlamento”.
Il Decreto “Rilancio” è un piccolo gesto concreto di attenzione verso una realtà che a livello sussidiario opera per la formazione dei giovani. –commenta oggi padre Giovanni Benaglia, rettore del Collegio Gallio di Como, che sottolinea come- Non è sufficiente a risolvere i problemi economici delle scuole generati dall’emergenza epidemiologica”
Per l’istituto comasco il contributo medio per studente che deriverà dagli stanziamenti, è irrisorio rispetto ai mancati incassi delle rette e i costi aggiuntivi per i presidi sanitari necessari per riprendere in sicurezza l’attività.
“Terminata l’emergenza –spiega padre Benaglia- ritengo opportuno riprendere una riflessione, scevra da ideologie precostituite, sul valore della scuola paritaria, del suo ruolo nella società e, soprattutto, sulla sua parità anche a livello economico con la scuola statale.
Mi auguro infine –conclude il rettore- che alcune discussioni in essere a livello parlamentare, quali la possibile detraibilità delle rette corrisposte alle famiglie, o il corrispondente credito di imposta, possa essere approvato al più presto al fine di andare incontro ai nuclei famigliari che, soprattutto in questo momento, si trovano in difficoltà economiche ma desiderano educare i loro figli presso una scuola paritaria.