Tangenti ad alcuni dirigenti dell’Agenzia delle Entrate di Como in cambio di favori e agevolazioni sulle pratiche fiscali, fase due. A quasi un anno dalla prima operazione che aveva portato alla luce il cosiddetto “sistema Pennestri”, all’alba di oggi è scattato un nuovo maxi intervento della guardia di finanza.
I militari delle fiamme gialle, coordinati dalla Procura di Como, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare per 14 persone, due in carcere e 12 agli arresti domiciliari. In cella una professionista dello studio Pennestrì di Como, Simona Secchi e un funzionario dell’Agenzia delle Entrate di Como, Roberto Colombo. Tra le persone ai domiciliari 9 professionisti, un imprenditore e due ex dirigenti dell’Agenzia delle Entrate di Como e Milano. Gli indagati sono accusati a vario titolo di corruzione, emissione di fatture per operazioni inesistenti per oltre 280mila euro, abuso d’ufficio e rivelazione di segreti d’ufficio, favoreggiamento.
I destinatari dell’ordinanza sono accusati di 16 episodi di corruzione e la procura ha identificato 37 contribuenti che hanno beneficiato degli accordi illeciti con i funzionari pubblici. Complessivamente, il risparmio erariale ottenuto tramite le tangenti sarebbe di oltre 2 milioni di euro.
“Un sistema corruttivo consolidato da almeno dieci anni – ha detto il procuratore della Repubblica Nicola Poiacente – con accordi illeciti e tangenti che sostituivano abitualmente il corretto rapporto con l’Erario”.
“In riferimento all’arresto di oggi del funzionario dell’Agenzia di Como, l’Agenzia delle Entrate precisa che si tratta del proseguimento dell’inchiesta dello scorso anno – si legge in un comunicato dell’Agenzia – in seguito a una segnalazione di dipendenti dell’amministrazione stessa. L’Agenzia assicura che la collaborazione è proseguita in questi mesi e che continuerà per aiutare gli inquirenti ad acquisire elementi utili a fare luce sulla vicenda, anche con riferimento agli altri indagati”
L’Agenzia delle Entrate ha disposto il provvedimento di sospensione obbligatoria del dipendente e provvederà ad attivare il previsto procedimento disciplinare.