Le linee guida ufficiale della Regione riguardano ristorazione, stabilimenti balneari e spiagge, strutture ricettive, servizi alla persona (estetisti e parrucchieri), negozi al dettaglio, mercati, uffici aperti al pubblico manutenzione del verde, musei e altri luoghi di interesse culturale, autoscuole e professioni della montagna.
Ma il settore senza dubbio più delicato e a rischio è la ristorazione. Settore per il quale sono state prese misure specifiche. Le prescrizioni prevedono l’uso della mascherina, la distanza interpersonale, la misurazione della temperatura dei dipendenti e dei clienti, e l’igiene delle mani o l’uso dei guanti.
Nello specifico, i camerieri devono usare la mascherina. Non si potrà allestire un buffet, i clienti dovranno indossare la mascherina nel momento in cui non sono seduti ai tavoli. Tavoli che dovranno garantire la distanza interpersonale di almeno un metro, distanza che può essere ridotta solamente in presenza di una barriera di plexiglass.
La consumazione al banco è consentita solo se la distanza di un metro può essere rispettata. Il personale in cassa deve indossare guanti e mascherina.