Pronti a ripartire estetisti e parrucchieri. Anche se adeguarsi alle misure di sicurezza non è stato né facile né economico.
Tra mascherine, visiere, guanti, camici monouso e altro materiale si può arrivare a spendere anche più di mille euro al mese.
“Nel nostro centro abbiamo stimato dai 1.200 ai 1.500 euro e si consideri che abbiamo una postazione front office e due collaboratrici” ha spiegato Nadia Galli, presidente del settore Benessere e Sanità per Cna Como che ha anche chiarito alcuni passaggi fondamentali. Il vapore non può essere usato, quando si lavora a contatto con il viso delle clienti il personale porterà le mascherine FFP2 quindi ancor più protettive, negli ambienti verranno intensificate le procedure di sanificazione, gli appuntamenti verranno presi solo al telefono.
“Personalmente per compensare la carenza di informazioni che ci sono state fornite probabilmente eccederò con le precauzioni ma solo per lavorare in tranquillità – aggiunge Galli – abbiamo predisposto anche degli appositi moduli per clienti e personale per accertare che si è in salute e per precisare cosa è stato fatto”. “Tutta la categoria vuole ripartire e lo farà con senso di responsabilità – sottolinea – siamo pronti a sobbarcarci noi questi costi aggiuntivi e anche orari e turni diversi dal solito, se necessario, per la sicurezza di tutti”.
«Regna l’incertezza su cosa potrà accadere ma noi siamo pronti. Il negozio è a norma, i dispositivi sono predisposti e da oggi inizierò a contattare tutti i clienti che hanno cercato di fissare degli appuntamenti nei giorni passati ma ai quali non potevamo dire nulla di certo – spiega Marco Rossi, presidente Cna Como dei parrucchieri – Bisognerà anche capire, ma adesso è difficile tirare le somme, quanto mensilmente andrà a incidere sui costi tutto il materiale obbligatorio per garantire la sicurezza. Noi abbiamo scelto di non aumentare i prezzi. In Ticino invece, ad esempio, ho visto che in alcuni casi c’è chi ha aumentato di 5 franchi i vari servizi, innescando le proteste di clienti e sindacati» ha concluso.