Da lunedì la ripartenza per bar, ristoranti e negozi. Una data molto attesa sia da chi lavora in questi settori, sia dai clienti che – pur con le dovute misure di sicurezza – torneranno a riassaporare un po’ delle vecchie abitudini.
«Incrociamo le dita – esordisce il presidente di Confcommercio Como, Giovani Ciceri – Innanzitutto devo esprimere la soddisfazione per ciò che si è ottenuto in tema di commercio, a partire dal settore della ristorazione perchè quanto andrà in scena da lunedì è l’esatta riproposizione delle linee che abbiamo indicato nelle settimane scorse». C’è ovviamente anche tensione per la ripresa che non potrà da subito «essere a pieno regime. Noi siamo pronti, ci vorrà anche il senso di responsabilità dei cittadini. Dai vari settori che fanno capo a Confcommercio arrivano segnali positivi e di ottimismo. I ristoratori sono pronti e così anche i negozianti. Già da tempo i nostri associati si sono dati da fare per quanto concerne le misure di sicurezza e i dispositivi di protezione. Siamo fiduciosi e altrettanto consapevoli che da lunedì si potrà iniziare a vedere la luce in fondo al tunnel ma che alle spalle abbiamo mesi di inattività che hanno creato una voragine economica che andrà colmata», spiega ancora Ciceri.
Soddisfatto ma altrettanto timoroso per quanto potrà accadere da lunedì è anche Claudio Casartelli, presidente di Confesercenti Como. «Purtroppo, pur contenti della ripartenza, in tanti sono impreparati», dice Casartelli. «Non perchè non si siano attivati per tempo per avere tutto a norma ma perchè in molti casi, le incertezze su quanto sarebbe stato fatto anche in Lombardia, hanno spinto molti associati, ad esempio del settore alimentare, a trattenersi dal fare provviste o altro. Incertezze, sicuramente giustificate dalla situazione sanitaria ancora precaria, che però alla fine si fanno sentire sulla programmazione economica dei nostri associati», conclude Casartelli.