“L’urgenza non è un cantiere infinito, deturpante e impattante, che blocca ulteriormente il traffico, bensì alternative di movimento che liberino spazi per pedoni, disabili e biciclette, e aree tolte alle macchine da attribuire in uso gratuito agli esercizi commerciali per la ripresa”.
Gli ambientalisti tornano all’attacco sul tema delle paratie antiesondazione: secondo Elisabetta Patelli, portavoce dei Verdi lombardi, “l’unica urgenza ora è una pianificazione smart della riapertura totale, a partire dai trasporti, che rischiano da settembre di rendere impossibile la vita in questa città. Altro che paratie. Grande opera inutile – attacca Patelli – scempio ambientale e sperpero di denaro pubblico. La nostra economia, a partire dal turismo, sarà già in gravissima difficoltà, la ripresa va ripensata in chiave smart. Con un trasporto pubblico ridotto e la tendenza a usare l’auto privata per timore di contagi, quando riapriranno le scuole sarà il delirio. Gli amministratori devono convocare immediatamente un tavolo sul tema. Il cantiere delle paratie – conclude la portavoce dei Verdi – sarà il colpo di grazia alla mobilità e al turismo. La Regione avrebbe dovuto trarre insegnamento e convertire straordinariamente l’incredibile quantità di denaro pubblico a sostegno di una ripresa vera e sostenibile della città. Questo è ciò di cui Como ha bisogno”.