I nuovi rifiuti speciali ai tempi dell’emergenza coronavirus: mascherine e guanti, gettati a terra ai margini delle strade. Un gesto, oltre che incivile, anche estremamente pericoloso, in quanto si tratta di dispositivi di protezione individuale che possono diventare veicoli di trasmissione del virus. Tante le segnalazioni dei cittadini in queste settimane: l’ultima proviene da via Castel Carnasino, tra villa Aprica e l’incrocio con via Cardina, dove l’inciviltà regna sovrana. Numerosi i guanti e le mascherine usate che si trovano a terra. “Interverremo al più presto per rimuovere questi rifiuti – assicura l’assessore all’Ambiente del Comune di Como, Marco Galli – Qui non si tratta soltanto di educazione e rispetto per l’ambiente, ma anche di igiene e sicurezza. Vorrei che i cittadini capissero quanto questi comportamenti possano interferire con il benessere dell’intera comunità. Ne va della salute di tutti. Mascherine e guanti usati – ricorda l’assessore – vanno gettati nell’indifferenziata o anche nei cestini pubblici, avendo però cura di chiuderli prima in un sacchettino”.
Intanto, dal prossimo 5 maggio e per un periodo sperimentale di tre settimane, riaprirà la piattaforma ecologica di via Stazzi a Como esclusivamente per le utenze domestiche. Sarà un’apertura contingentata e su appuntamento telefonico. Nei primi 15 giorni si potrà conferire soltanto il verde, mentre durante la terza si potranno portare anche i rifiuti domestici frutto del riordino di cantine e garage. Le prenotazioni sono iniziate lunedì 27 aprile e si è già arrivati a circa 450 richieste. “Abbiamo predisposto 150 accessi al giorno – spiega Galli – Prevediamo una grande affluenza”.