Prima visita in Lombardia dall’inizio dell’emergenza ieri per il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, che ha incontrato il prefetto di Milano, Renato Saccone, il sindaco della città Giuseppe Sala, il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, e Carlo Bonomi, da poco nominato presidente di Confindustria. “La mia presenza in Lombardia avrebbe creato intralcio nella fase più acuta dell’emergenza sanitaria – ha detto Conte -Abbiamo introdotto qualche allentamento ma è chiaro che non è questo il momento di mollare, questo governo – ha aggiunto il premier – non cerca il consenso ma cerca di fare cose giuste, anche se questo significa scontentare un gran numero di cittadini”.
Il governatore lombardo Fontana ha consegnato al premier un report dei lavori del Patto per lo Sviluppo, il tavolo istituzionale di confronto e dialogo con tutti i principali stakeholder del sistema lombardo che si è svolto ieri.
“Nell’affrontare i principali temi di discussione relativi alla Fase 2 – ha detto Fontana – sono emerse alcune questioni chiave condivise da tutto il tavolo, che richiedono risposte da parte del Governo”.
Tra i punti principali del documento consegnato al presidente Conte: il sostegno alle famiglie e la necessità di coniugare il rientro al lavoro dei genitori con la gestione dei figli, in quanto l’ipotesi congedi parentali con la retribuzione al 50% non è considerata sufficiente; il sostegno alle imprese con la necessità di rispondere in tempi rapidi alle richieste avanzate; il trasporto pubblico locale, con la necessità di definire chi può occuparsi e con quale titolo dei controlli all’ingresso delle stazioni e sui mezzi pubblici e del mantenimento delle distanze al loro interno.
“In prima fila solo ora che la battaglia è quasi finita. – è il commento di Eugenio Zoffili e Roberto Ferrari, deputati della Lega – La visita di Conte non solo è tardiva, ma soprattutto è davvero sconcertante il modus operandi di un presidente del Consiglio che in vista del suo arrivo in Lombardia non si degni di avvisare i rappresentanti del territorio. Ennesima dimostrazione di bullismo istituzionale e autoreferenzialità da parte di un Governo incapace di gestire anche le minime buone prassi di un Paese in crisi. – proseguono i deputati – Non si stupisca Conte se la popolazione e i suoi rappresentanti decideranno di reagire in modo più deciso a questo atteggiamento inaccettabile”.