Un 25 aprile contrassegnato dall’emergenza coronavirus e quindi diverso dal solito. Nessuna cerimonia pubblica in programma, questa mattina per il 75° anniversario della Liberazione il sindaco di Como, Mario Landriscina, alle 11 si è recato da solo con il gonfalone della città al Monumento alla Resistenza europea per osservare un minuto di silenzio e per deporre una corona alla memoria dei caduti.
Nel suo discorso il primo cittadino ha detto:
«È un periodo triste e complicato, a Como abbiamo visto morire parenti, amici, concittadini. I nostri anziani, memoria ed esempio, stanno pagando un prezzo altissimo. Tutti i giorni vediamo medici, infermieri, tecnici operare ovunque con abnegazione e sacrificio di sé per guarire le persone dal virus. In un’occasione solenne come questa voglio dedicare loro un pensiero di gratitudine, di solidarietà, perché mi sembra di conoscerli uno a uno e li accompagno idealmente in prima linea. Ricordiamoci di loro anche tutto questo sarà finito. E voglio ringraziare l’intera città che sta rispondendo con grande e sobria dignità (siamo comaschi, sappiamo di cosa stiamo parlando) all’emergenza di un intero Paese.
Ecco, in un simile scenario, il 25 Aprile è il nostro faro e insieme la luce in fondo al tunnel».