Sono passati 2 mesi dal primo paziente positivo registrato in Canton Ticino e oggi l’aggiornamento dei contagi delle autorità cantonali, registra 1 nuovo decesso legato al COVID-19, raggiungendo un totale di 299.
I nuovi casi positivi sono 15, per un totale di 3’121 dal 25 febbraio 2020. Nelle strutture ospedaliere dedicate alla cura dei pazienti affetti dal virus, sono attualmente ricoverate 214 persone, dimesse invece 682 persone, 6 nelle ultime ventiquattro ore.
L’epidemia rallenta in Ticino. Oggi, a Bellinzona, la conferenza stampa per fare il punto sulla situazione delle residenze per la terza età, circa 4.500 posti letto in tutto, dove si è registrato il 45% dei morti legati al coronavirus.
«La prima ondata è passata e i settori sanitari hanno saputo farvi fronte -commenta il direttore del Dipartimento della sanità e della socialità Raffaele De Rosa. 136 i decessi registrati nelle case anziani. Su 68 istituti, in 39 strutture non si sono verificati casi Covid, mentre 29 strutture hanno avuto o hanno attualmente ospiti ammalati. Sotto osservazione 5 strutture: tra queste, in due istituti l’Ufficio del medico cantonale ha intimato provvedimenti immediati per fare chiarezza sulle cause delle morti.
Giorgio Merlani, medico cantonale, nel ripercorrere le tappe principali dell’evoluzione della pandemia spiega «In realtà per noi la crisi è iniziata il 22 gennaio, sono arrivati indizi chiari dalla Cina e abbiamo iniziato a discutere la problematica”. E dal 27 gennaio sono state chiuse tutte le strutture sanitarie, costantemente monitorate con rapporti ogni 3 giorni. Il quadro di alcuni giorni fa, nelle residenze, registra 911 persone con sintomi sospetti, 817 sottoposti al tampone, 441 positivi, 361 negativi e 92 non sottoposti al test.
Per quanto riguarda il personale sanitario affetto da coronavirus, 169 operatori sanitari con sintomi, 104 dei quali sono risultati positivi, quindi più del 60%, il che significa che l’1,8% è stato toccato dalla malattia su tutti gli operatori attivi nelle strutture del cantone. 29 pazienti, invece, in ospedale.