Spesa sospesa, cestini per la raccolta di generi alimentari destinati alle persone in difficoltà, iniziative all’esterno dei negozi, prodotti donati dagli esercenti del mercato o dalla grande distribuzione ai comuni che a loro volta consegneranno ai nuclei familiari che hanno bisogno. L’emergenza sanitaria è diventata in poco tempo emergenza economica. Aumentano le situazioni di povertà e di pari passo anche la solidarietà.
Si moltiplicano, infatti, le iniziative solidali. “Chi può metta, chi non può prenda” poche semplici parole, spesso assieme all’immancabile #andràtuttobene, accompagnano cestini, cassette della frutta, banchetti fuori dai negozi.
Accade in centro città come nei paesi della provincia.
A Como nelle centralissime via Rusconi, fuori da un panificio, e via Vittorio Emanuele, come a Lurate Caccivio, in via Cavour, nei pressi di un piccolo negozio di quartiere.
In questo ultimo caso “il cestino si riempie continuamente e si svuota altrettanto in fretta, segnale chiaro che c’è chi ha bisogno” racconta una giovane donna che vive nelle vicinanze e che ha avuto modo di fare delle piccole donazioni. “Avviene tutto con molta discrezione – aggiunge – è una bella iniziativa in un momento molto difficile per tutti”.
Ma gesti simili, nati spontaneamente, si stanno moltiplicando. Soltanto ieri gli esercenti del mercato coperto di Como hanno consegnato all’amministrazione comunale frutta e verdura e altri generi si aggiungeranno nei prossimi giorni e verranno distribuiti grazie alla Protezione Civile sulla base delle indicazioni dei Servizi Sociali. Altri prodotti come bottiglie d’acqua o articoli per l’infanzia sono stati regalati da aziende o dalla grande distribuzione, interi pacchi alimentari sono stati preparati da ristoranti e altri negozi del centro sempre in favore di chi ha più bisogno.