In provincia di Como quasi il 20% delle abitazioni è sovraffollato. L’emergenza sanitaria ha costretto buona parte delle famiglie a passare molto più tempo tra le mura domestiche, modificando radicalmente le abitudini e il modo di vivere gli spazi. In particolare dove ci sono studenti che devono fare lezione online e i genitori sono alle prese con lo smart-working l’organizzazione diventa difficile, tanto più se si vive in pochi metri quadrati.
Secondo quanto emerge dall’analisi di Abitare Co., società attiva nell’ambito dell’intermediazione immobiliare, per molti lombardi le proprie abitazioni si sono rivelate inadeguate ad affrontare la situazione attuale.
In provincia di Como più di tre abitazioni su dieci (il 34,6%) occupate da persone residenti sono al di sotto degli 80 mq. peggio va solo a Milano (con quasi il 50%) e Monza e Brianza (con il 38,5).
Tornando alla provincia di Como il 13,3% delle case non raggiunge i 60 mq, mentre il 23,1% supera i 120.
Un altro dato significativo è quello che riguarda il numero di abitanti all’interno dello stesso immobile. Il 18,9% delle case comasche con metratura inferiore agli 80 mq. è abitato da più di quattro persone. Anche in questo caso si tratta del terzo dato dopo la provincia di Milano (dove il 29,8%, cioè, un terzo delle abitazioni occupate da più di 4 persone è inferiore agli 80 mq.) e quella di Monza Brianza che segue il Milanese con il 22,6%.
Abitazioni quindi sovraffollate, nelle quali spesso la convivenza forzata per molte più ore della giornata rispetto al solito può essere complicata.