Servono liquidità e una riduzione del cuneo fiscale per l’impresa che resiste e produce.
E’ quanto sostiene il parlamentare lariano di Fratelli d’Italia Alessio Butti, vicepresidente della commissione Territorio e Ambiente alla Camera.
“Avremmo voluto un messaggio diverso per le imprese. Diciamo tutti che l’imprenditore è da considerarsi un eroe moderno, per la tassazione e la burocrazia che deve sopportare, per gli adempimenti fiscali, per il sospetto con cui gli ultimi governi lo guardano”.
Secondo il deputato lariano “era il momento di far sentire la vicinanza dello Stato. Non di lanciare il “si salvi chi può”. La cassa integrazione è stata estesa a tutte le imprese, e su questo siamo d’accordo. Ma manca l’alternativa per coloro che vogliono “tenere duro e produrre”. Sarebbe stato sufficiente prevedere una riduzione del cuneo fiscale. Proposta di buonsenso, da noi sottoposta al Governo prima come emendamento poi come ordine del giorno. Entrambi respinti.
“Il premier ha detto che con il decreto appena approvato viene data liquidità immediata per 400 miliardi di euro alle nostre imprese. Ma manca la liquidità, diciamo noi, e al momento non ne vediamo l’ombra.
Il provvedimento è a saldo zero per il bilancio dello Stato: non c’è traccia di nuovi stanziamenti”.