Trasporto pubblico, i titolari di un abbonamento – in particolare chi ne ha sottoscritto uno annuale – si chiedono, a fronte di quasi due mesi di inutilizzo, se potranno ottenere un rimborso o un’eventuale estensione del documento di viaggio.
La domanda ricorre tra molti genitori di figli studenti che si spostano con i mezzi, ma anche tra i numerosi pendolari che si muovono per lavoro.
Una prima risposta è arrivata dall’assessore ai Trasporti di Regione Lombardia, Claudia Marzia Terzi, intervistata nelle scorse ore durante la trasmissione di Canale 5, Mattino 5. L’assessore in merito al rimborso ha precisato che “lo prevede una norma generale”.
“Come Regioni per muoverci in modo uniforme – ha precisato – abbiamo chiesto al governo l’istituzione di un fondo che serva a sostenere le aziende dei trasporti. Perché da una parte – ha aggiunto – ci sono gli utenti che hanno diritto a essere tutelati e dall’altra ci sono le aziende private che si trovano senza due mesi di lavoro”.
A livello locale la domanda è stata inoltrata anche ad Asf Autolinee – che gestisce il trasporto pubblico a Como e provincia. Dall’azienda fanno sapere che il tema dovrà essere affrontato con tutti gli enti nell’ambito dei tavoli avviati con Regione e Ministero.