Dopo Erba, Cantù e Casnate. Anche in questi comuni per contenere gli spostamenti si va a imporre un numero minimo di pezzi acquistati. Scatta cioè l’obbligo di avere nei sacchetti almeno 8 prodotti. La prima ordinanza di questo tipo è stata firmata a Erba dal sindaco Veronica Airoldi. Hanno seguito l’esempio anche i colleghi Fabio Bulgheroni e Alice Galbiati. Le disposizioni resteranno in vigore almeno fino al prossimo 3 maggio, cioè fino a quando saranno valide le attuali misure di contenimento del contagio.
In questi territori quindi i cittadini possono uscire per fare la spesa ma per comprare – come detto – almeno 8 prodotti. La sanzione – come già per Erba – varia da 400 a 3mila euro.
Nell’ordinanza canturina vengono aggiunte alcune precisazioni. Si legge, infatti, che lo spostamento sul territorio comunale per recarsi a fare acquisti nelle medie e nelle grandi strutture di vendita (quindi esercizi con superficie superiore a 250 mq) è consentito per comprare 8 prodotti alimentari e non (intesi come 8 pezzi/colli/confezioni per ogni singolo scontrino – che quindi deve essere conservato). Nel documento viene, inoltre, chiarito quali attività non rientrano in queste limitazioni. Ad esempio l’obbligo minimo di acquisti non sussiste per gli esercizi di vendita di prodotti per animali o materiale per ottica.
I testi integrali delle ordinanze sono a disposizione, per i dovuti approfondimenti, sui siti internet delle rispettive amministrazioni.
I provvedimenti nascono dall’esigenza di frenare ulteriormente gli spostamenti. C’è chi, infatti, ancora esce quasi ogni giorno per comprare pochissimi prodotti.