La Valle d’Intelvi, località di villeggiatura e di seconde case. In tanti in questi giorni le stanno raggiungendo, nonostante i divieti in vigore. Una situazione di potenziale pericolo, e la preoccupazione sale in vista della Pasqua.
Quello che accade è sotto gli occhi di tutti, residenti e amministratori locali. Nei weekend di sole molti proprietari di seconde case in Valle Intelvi raggiungono la località di villeggiatura per passare qualche giorno in montagna, eludendo i controlli, senza pensare ai rischi.
“Siamo veramente preoccupati – commenta il sindaco di Centro Valle Intelvi, Mario Pozzi – Dico questo con un peso al cuore e mi rivolgo ai nostri amici milanesi e comaschi: non venite in questi giorni. Questo è un sacrificio che dobbiamo fare tutti, perché altrimenti è probabile che non si possa venire neanche questa estate. Noi ci accorgiamo che il giorno prima le persiane sono chiuse e il mattino dopo sono aperte. Per non incorrere in qualche incontro con polizia o carabinieri, arrivano di notte. I carabinieri girano, ma la zona è ampia e non riescono a controllare tutte le strade”.
Il sindaco si è appellato al prefetto chiedendo rinforzi. “Con i carabinieri e la nostra polizia locale non riusciamo a tamponare questa emergenza – dice Pozzi – Il prefetto mi ha assicurato che in questi giorni ci darà una mano per fermare questo esodo”.
Anche in valle nelle ultime settimane sono arrivati i primi casi di Covid-19 e la situazione è diventata allarmante nelle case di riposo. “Fino a qualche settimana fa pensavamo di essere un’isola felice – dice il primo cittadino – Poi è iniziato a manifestarsi qualche caso. Noi abbiamo otto Rsa in valle e in queste strutture è scoppiata l’emergenza. I casi sono tanti”.
Per questo il sindaco Pozzi si appella ai proprietari delle case di villeggiatura. “La valle senza il turismo sarebbe morta, però ora vi chiedo di aspettare a venire, di lasciar passare questo momento”.