I cinghiali e gli altri selvatici tornano a girare indisturbati, tra strade e campi deserti, ed è escalation di segnalazioni di danni. “Gli animali, a causa del forte calo di traffico e presenza dell’uomo, si spingono nelle strade, nei giardini e nei centri urbani come mai prima d’ora”, è l’allarme lanciato dalla Coldiretti Como-Lecco. Gli avvistamenti corrono da un capo all’altro delle due province, dall’Alto Lago alla Val Menaggio. Da Grandola e Uniti giungono foto di prati dissestati, mentre a Carlazzo e Piano Porlezza i cervi continuerebbero a pascolare indisturbati sottraendo erba ai bovini e rovinando i pascoli.
“Sono a rischio i raccolti, peraltro ancor più preziosi e necessari in queste settimane di emergenza – sottolinea il presidente della Coldiretti lariana, Fortunato Trezzi – e allo stesso tempo, anche la sicurezza dei cittadini è in pericolo: in alcuni territori sono assediati dagli animali selvatici sull’uscio di casa, mentre nei giorni scorsi si sono moltiplicati gli avvistamenti anche sulle principali arterie di traffico, come sulla strada statale Regina che collega Como all’Alto Lago”.
Un fenomeno che vede il comprensorio lariano tra i più colpiti in Lombardia: “Como è stata la provincia con il maggior numero di abbattimenti di cinghiali nel 2019, che al 9 dicembre scorso sfioravano i 1900 capi – conclude Trezzi – Ciò è utile a dare le dimensioni di un problema oggettivamente fuori controllo”.