Sono 18.267 le persone positive al coronavirus in Svizzera, 432 quelle decedute; in Ticino sono 76 i nuovi casi che portano a 2.271 le persone positive dal 25 febbraio. I dati comunicati oggi dallo Stato Maggiore Cantonale di Condotta (SMCC) e l’Ufficio del Medico cantonale, registrano anche 9 nuovi decessi, per un totale di 141; mentre dall’inizio della pandemia sono state dimesse 263 persone, 34 nelle ultime 24 ore.
Ieri le autorità cantonali hanno evidenziato una stabilizzazione dei dati, invitando a non abbassare la guardia, rinnovando l’invito a restare a casa. Oggi Lugano ha deciso di chiudere alcune aree pubbliche per limitare i contatti personali e ridurre il rischio di contagio da nuovo Coronavirus: non saranno percorribili anche numerose aree a lago, spesso attraversate da molte persone con l’arrivo della bella stagionale, proprio questa motivazione ha spinto il sindaco, Marco Borradori, a vietarne l’accesso, fino a nuovo avviso: troppo alto anche il rischio di assembramenti; mentre altre zone sono monitorate.
Ticino, preoccupazione per i frontalieri. La commissione speciale Elvetica, tutelare la salute dei lavoratori oltre confine
La situazione del Ticino preoccupa anche la Regione Lombardia, dove oggi si è riunita la commissione speciale Elvetica proprio per discutere dei 70.000 italiani che lavorano in confederazione, alle prese con le restrizioni che hanno portato a una diminuzione di oltre il 70% dei frontalieri.
“Abbiamo affrontato tutte le questioni legate all’emergenza coronavirus e in particolare alla salute dei nostri frontalieri”, spiega Angelo Orsenigo, consigliere regionale del Pd e segretario della Commissione speciale, che evidenzia come molti lavoratori continuino nell’attività oltre confine, con il rischio di contrarre la malattia: “per questo-continua Orsenigo- dobbiamo fare in modo che i nostri concittadini lavorino in sicurezza”. Il rappresentante del Pd ha toccato anche il tema delle merci che : “Rischiano di rimanere in Italia perché ci sono seri problemi di sdoganamento. Potrebbe significare che a danno economico si sommi danno economico”
Durante l’incontro, il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Raffaele Erba, ha chiesto di rafforzare le interlocuzioni con Berna e il Ticino per capire se sono previsti e come intendono utilizzare gli ammortizzatori sociali per i frontalieri che non possono lavorare a causa della diffusione del virus. Servono tutele, commenta, bisogna evitare possibili licenziamenti”. Erba ha sollevato anche la questione dei contagi da ritorno: “Un rischio che –commenta- bisogna evitare”.
La Commissione si è conclusa con l’impegno a redigere un documento che contenga tutti i punti affrontati nella seduta che confluirà in una mozione generale sull’emergenza Covid-19, da discutere in consiglio regionale giovedì 16 aprile.