Lago di Como ai minimi: oggi il livello, come riporta il sito degli Enti regolatori dei grandi laghi, si è attestato a -11 centimetri, 17 sotto la media stagionale. Le acque si sono ritirate, lasciando scoperte gran parte delle sponde. Proprio ieri il consiglio regionale della Lombardia ha approvato un provvedimento che disciplina le modalità e le procedure di assegnazione delle concessioni delle grandi derivazioni idroelettriche in Lombardia.
“Un provvedimento importante – ha dichiarato il sottosegretario della Regione con delega ai Rapporti con il Consiglio, Fabrizio Turba – specialmente per un territorio come quello di Como in quanto renderà obbligatorio, a differenza del passato, per il concessionario della gestione idrica, il rilascio della quantità di acqua necessaria per garantire i livelli minimi del lago, così da risolvere definitivamente le problematiche ad esse legate e ancora oggi presenti, con benefici dal punto di vista turistico, ittico, della navigazione e della tutela ambientale. Il progetto di legge approvato – ha spiegato ancora il sottosegretario – rappresenta di fatto la prima vera forma di autonomia di cui può beneficiare Regione Lombardia”.
“Nell’ambito della legge, – commenta Raffaele Erba, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle – è molto importante l’articolo con cui viene regolamentato il livello minimo, un passo in avanti fondamentale per la tutela ambientale del Lario. Durante l’iter di approvazione – aggiunge Erba – avevo avanzato la richiesta di riconoscere un fondo destinato a sopperire ai possibili danni derivanti da una regolazione non corretta del livello dei laghi. Purtroppo la proposta non è stata accolta, – conclude – ma proverò a riproporla in successive occasioni”.